Il Consorzio di Tutela Limone di Sorrento I.G.P. è stato costituito nel marzo 2002, in seguito al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta del Limone di Sorrento ottenuto, nell’anno 2000, ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 2, Regolamento CE n.2081/92.
La zona di produzione del limone di Sorrento comprende gran parte dei territori dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense, Capri e Anacapri. In queste aree il limone è coltivato secondo un severo disciplinare, che prevede l’uso di tecniche tradizionali e una drastica limitazione dell’uso di concimi e pesticidi. Inoltre, per garantire che il prodotto risponda ai requisiti del disciplinare di produzione, l’IS.ME.CERT (Istituto Mediterraneo di Certificazione), organismo di controllo designato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento 2081/92, appronta controlli analitici e obiettivi ricorrendo a specifici mezzi e disponendo permanentemente di esperti del settore.
Oggi la superficie coltivata a limoneto è di circa 400 ettari, mentre la produzione totale di limoni è stimata intorno ai 60.000 quintali annui, dei quali approssimativamente 20.000 quintali costituiscono prodotto I.G.P.
Inoltre, la tutela I.G.P. si estende al prodotto trasformato: marmellate, condimenti a base di olio e, elemento importante ai fini del presente procedimento, liquori.
Il Limone di Sorrento IGP ed il Liquore di “limone di Sorrento IGP”
Fin dalla metà del Seicento gli agrumi della Penisola Sorrentina si affermano sui mercati italiani; dalla prima metà dell’Ottocento conquistano anche i mercati nord europei e successivamente quelli nord americani. Il successo commerciale è dovuto all’eccezionale qualità del prodotto, dovuta a caratteristiche particolari, ovvero a una serie di fattori: prima di tutto al microclima dell’area di produzione, cioè della Penisola sorrentina, le cui temperature, venti e tassi di umidità sono stabilizzati dalla presenza del mare (golfo di Napoli); poi alle origini vulcaniche del terreno di impianto delle colture (vicinanza del vulcano Vesuvio e dei Campi Flegrei); poi dalla scelta delle varietà di limone messe a dimora, tra le quali si impone il cosiddetto “femminello ovale comune di Sorrento” (fig. 1); poi al livello eccezionale a cui giunge la tecnica di coltivazione agrumaria in Penisola sorrentina (scasso profondo al momento dell’impianto; coltivazioni interamente protette da serre costruite con elementi naturali, cioè pali di castagno e paglia) (figg. 2 e 3).
Questi elementi contribuiscono a conferire al limone prodotto in Penisola sorrentina e sull’isola di Capri caratteristiche organolettiche uniche; quando le bucce di questi limoni vengono poste in alcool per la preparazione del liquore, esse trasferiscono all’infuso tutte le qualità del frutto.
Il limoncello prodotto dalle aziende consorziate (soci e licenziatari) è ottenuto prelevando lo strato più esterno della buccia dei limoni di Sorrento (flavedo) che, messo in infusione in soluzione alcolica, rilascia gli oli essenziali che conferiscono al liquore l’aroma, il profumo e il sapore caratteristico.
Tutte le Società ricorrenti utilizzano solo “Limone di Sorrento I.G.P.” e “Bucce/Scorze di Limone di Sorrento I.G.P.”, in osservanza delle prescrizioni dettate dal Disciplinare di Produzione della Indicazione Geografica Protetta “Limone di Sorrento”
Dall’etichetta dei prodotti delle Società ricorrenti emergono due aspetti fondamentali che contraddistinguono i relativi prodotti:
- la presenza di un contenuto minimo di limoni all’interno della composizione, espresso attraverso il c.d. “rapporto ponderale minimo garantito” (ossia la percentuale di limoni concretamente impiegata per la realizzazione del prodotto, che non può essere inferiore a 250 g/l);
- la totale assenza – in conformità al disciplinare di produzione del Limone di Sorrento IGP e dei prodotti suoi trasformati - di “aromi naturali” all’interno della composizione degli ingredienti.
- la presenza di un contenuto minimo di limoni all’interno della composizione, espresso attraverso il c.d. “rapporto ponderale minimo garantito” (ossia la percentuale di limoni concretamente impiegata per la realizzazione del prodotto, che non può essere inferiore a 250 g/l);
- la totale assenza – in conformità al disciplinare di produzione del Limone di Sorrento IGP e dei prodotti suoi trasformati - di “aromi naturali” all’interno della composizione degli ingredienti.
Nome Organizzazione:
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Consorzio di Tutela del Limone di Sorrento IGP
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Prodotto Tipico promosso:
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Limone di Sorrento ed i prodotti elaborati / trasformati da esso derivanti
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Il suo prodotto è:
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IGP (Indicazione Geografica Protetta)
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Indirizzo:
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Sede operativa: 80142 NAPOLI – Via G. PICA n. 62 – c/o Coldiretti Napoli
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Sito web:
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Recapiti telefonici e fax:
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081266244 – 081289710
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