domenica 4 settembre 2011

Basilico Genovese





Il Parco del Basilico è nato per iniziativa della Provincia di Genova con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del territorio del Ponente genovese a partire dall’agricoltura periurbana tradizionale e in particolare la pregiata produzione del basilico.

La coltura del basilico si sviluppa sul territorio immediatamente alle spalle del litorale di Pra', sulle rare "piane" o - più frequentemente - sulle colline terrazzate a ridosso del mare. In questa parte di Genova le condizioni ambientali consentono un ottimale equilibrio di profumi e sapori che danno vita all'inconfondibile basilico genovese, che si coltiva in piena terra, soprattutto nelle serre che si trovano sulle colline terrazzate tra rio San Michele, rio San Pietro, rio Fagaglia e torrente Branega, dove la combinazione di terreno, disponibilità di acqua sorgiva e un microclima particolare ne consentono lo sviluppo. Il ciclo vitale della pianta è di durata annuale, fino ad un'estensione di quaranta centimetri di arbusto, tuttavia in cucina si utilizza in una fase di sviluppo molto precoce, quando la pianta presenta sei-otto foglie e possiede un aroma più gradevole, indispensabile per confezionare il pesto genovese secondo la ricetta tradizionale.

Le semine del basilico, che in assenza di riscaldamento in serra vanno da marzo a ottobre, si susseguono tutto l'anno. La raccolta in estate avviene dopo venti giorni, mentre durante l'inverno è necessario attendere fino a sessanta giorni. La varietà "basilico genovese" ha una foglia di dimensioni medio-piccole, forma ovale, convessa e di colore verde tenue. Il suo profumo è delicato e non presenta quella traccia di menta che invece si riscontra in altre varietà.

A Pra’ il basilico si raccoglie manualmente: gli operatori, sdraiati su assi di legno, raccolgono le giovani piantine e le confezionano in mazzetti e bouquet. Per la Provincia di Genova il maggior sbocco commerciale del basilico è infatti il mercato fresco. Il basilico non è la coltivazione esclusiva della zona, convive con le primizie e gli ortaggi, che riforniscono i mercati della città.

Il basilico viene prodotto quasi esclusivamente in serra (coltura protetta) e le peculiari operazioni colturali effettuate (alta densità di semina, concimazione organica, raccolta precoce) conferiscono a questo prodotto eccellenti caratteristiche organolettiche che lo rendono così pregiato. La produzione del basilico a Pra’ viene effettuata in prevalenza all'interno di aziende di dimensioni ridotte e le cui strutture di protezione spesso sono di tipo tradizionale, come ad esempio le serre in legno e vetro degli anni `20 del `900 (con impianti di limitata dimensione 200-400 mq per un'altezza max di 2 metri al colmo). Negli ultimi anni alcune realtà imprenditoriali vedono un ammodernamento aziendale con serre di nuova costruzione ed ampia superficie, che favoriscono una razionale gestione dei parametri ambientali per il controllo delle avversità e per ottimizzare la produzione, con un ricorso all'utilizzo dei sistemi di lotta chimici notevolmente ridotto.

L'area del Ponente genovese (Capitanato di Voltri) si caratterizzava, fin dalla fine del settecento, per la produzione d'olio, per la frequenza di molini da frumento ma soprattutto da carta. Il Catasto della Repubblica ligure descrive invece le grandi proprietà di Pra' come valli caratterizzate da elevati valori immobiliari: sono gli edifici manifatturieri. La tradizione industriale si affianca a quella agricola e sfrutta le differenze di potenziale energetico legate allo scorrere delle acque in terreni con elevati dislivelli. In questo quadro, alla fine dell'ottocento vengono edificate le prime serre. La San Giorgio, durante il secolo scorso fornisce carbon coke, sottoprodotto della produzione siderurgica ad un prezzo bassissimo, consentendo da un lato il riscaldamento delle serre, dall'altro la produzione di una significativa quantità di cenere, adatta a rendere moderatamente alcalino il terreno acido di Pra'. Basilico e manifattura storica sono pertanto le ragioni e gli ambiti spaziali del Parco del basilico, articolati sulle "ville", poderi di medie dimensioni al centro dei quali talvolta sorge un palazzo con funzioni di direzione dell'attività agricola.

In questo territorio, in cui l’agricoltura aveva - letteralmente - preso campo, sulla scorta di un'esperienza secolare di primissimo ordine , nel 1919 nasce l’Unione Agricola Genovese società cooperativa, una associazione spontanea voluta dai contadini locali. Fino agli anni Sessanta l’area di Pra’ era nota per la qualità delle primizie dell'orto mentre la produzione di basilico in serra diventò preponderante a partire dagli anni Ottanta. Nel corso dei decenni l’Unione Agricola Genovese ha rappresentato una vera e propria istituzione per il territorio, che si rinnova nella collaborazione con il Parco del Basilico e l’inserimento di nuove aziende, desiderose di mantenere alto il prestigio dei propri prodotti.

Nome Organizzazione: Parco del basilico
Prodotto Tipico promosso: Basilico genovese
Il suo prodotto è: DOP
Indirizzo: Via Prà 63, Genova (GE)
Sito web: www.parco-basilico.it
Recapiti telefonici e fax: 0106131908

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