venerdì 23 settembre 2011

Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana


La Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana è un'associazione nata con lo scopo di valorizzare e tutelare la produzione vitivinicola, e in seguito enogastronomica, dei Comuni della Provincia di Massa Carrara e di promuovere la storia che ha dato i natali ai suoi vini e alla sua cucina, ponendosi come punto di riferimento non soltanto verso i propri associati ma altresì verso tutti gli operatori del settore turistico-enogastronomico e tutti gli coloro che desiderino scoprire un territorio la cui cucina tipica e i prodotti in essa impiegati sono parte integrante della sua storia.
La Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana è operativa 365 giorni l'anno attraverso svariate tipologie di iniziative e attività, dalla partecipazione diretta a fiere e workshop turistici ed enogastronomici all'organizzazione di manifestazioni sul territorio e all'estero, spesso in collaborazione con altri enti e associazioni di promozione turistica.

L'associazione raggruppa oggi circa centocinquanta soci divisi tra: aziende vitivinicole, aziende agricole, agriturismi, alberghi, ristoranti, B&B, enoteche, imprese artigiane, istituti termali, consorzi turistici e perfino una scuola professionale. A questi si devono aggiungere: Provincia di Massa Carrara, Comunità Montana della Lunigiana, 9 Comuni (Pontremoli, Aulla, Fivizzano, Bagnone, Villafranca, Fosdinovo, Carrara, Massa e Montignoso), Camera di Commercio di Massa Carrara, Federazione Provinciale di Coltivatori Diretti, Confederazione Italiana Agricoltori e Unione Provinciale Agricoltori.

Nella sua complessa eterogeneità, la Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana propone un ampio ventaglio di itinerari possibili attraverso le aziende vitivinicole, agrituristiche e ricettive associate, che fungono da punto di ristoro per il turista che si trovi a visitare la costa apuana o le Alpi Apuane alla scoperta della storia dei suoi marmi o dei maestosi Castelli della Lunigiana.

I prodotti “capofila” tutelati e valorizzati dalla nostra associazione sono, naturalmente, i vini. Alta è, infatti, la vocazione vitivinicola della Provincia, con il prezioso apporto della verde e rigogliosa Lunigiana. Nei Comuni di Carrara, Massa e Montignoso sono prodotti i vini della D.O.C. del Candia dei Colli Apuani; nella media e alta Val di Magra i vini hanno ottenuto il riconoscimento I.G.T, mentre tutto il territorio provinciale rientra nell’area I.G.T. Toscana. Da non dimenticare la produzione D.O.C. dei Colli di Luni, che alle produzioni delle colline liguri del sarzanese aggrega i vigneti di Fosdinovo, Aulla e Podenzana. Elemento chiave che suggella l’unicità dei nostri vini è la coltivazione della vite a terrazzo, caratteristica peculiare del paesaggio delle colline del Candia e della Lunigiana. Nel nostro territorio, infatti, i vitigni nascono e vengono coltivati su terrazze con forti pendenze; aspetto non trascurabile visti la grande fatica e il sacrificio che ciò comporta per i viticoltori, costretti a effettuare una viticoltura completamente manuale, ma che proprio per l’elevata difficoltà rende ancora più fieri dei risultati ottenuti (si parla non a caso di “viticoltura eroica”).

Com’è facile evincere, l’itinerario turistico-enologico di questa strada del vino attraversa una vasta gamma di paesaggi con scenari che si affacciano sul mare, guardano alle vette di marmo della Apuane fino a stemperare in dolci colline. Risalendo dalle colline del Candia verso Fosdinovo, nella verde Lunigiana, per scendere poi a Ceserano, San Terenzo Monti; Fivizzano, Aulla e risalire su, verso Pontremoli, non si può non notare (oltre ai numerosi borghi medievali e castelli che testimoniano i tanti, piccoli feudi malaspiniani in cui si frammentò la Val di Magra) la particolare ricchezza di vegetazione di ciascun versante: se, infatti, i coltivi cedono talvolta il passo ai vigneti, altre volte sono i vigneti a lambire antichi castagneti. Perfino le condizioni climatiche variano frequentemente, passando da un crinale all’altro, tanto che si può parlare di una terra con vari microclimi. E’ proprio per questo, probabilmente, che il territorio riserva una sorprendente varietà di vitigni, di cui alcuni autoctoni ed altri importati, ma felicmente adattatisi alle caratteristiche del luogo. Pollera, albarola, lanaiolo, sangiovese, ciliegiolo, fermentino, malvasia, durella, merlot, sono i vitigni più diffusi.

In aggiunta al patrimonio vinicolo, la ricchezza varietà del territorio si riflette anche nella diversità delle antiche tradizioni culinarie che si sono mantenute vive fino ad oggi, e che, sia pur in un’epoca dominata dalla globalizzazione e dall’abuso di cibi industriali, continuano ad avvalersi dei prodotti più sani e genuini. Dalla Lunigiana, terra che è sinonimo di natura incontaminata, giungono infatti prodotti la cui caratteristica principale sono il legame con la tradizione contadina, il duro lavoro dei campi e la benevolenza dei boschi. I funghi, le castagne, le erbe naturali ne sono solo un esempio. I porcini "boletus", presenti nelle alte valli del Magra, vengono serviti dai ristoranti locali fritti, ripieni, oppure usati per sughi o sott'olio; dalle castagne si estrae la farina, più economica della farina di frumento, e quindi più usata anticamente per piatti (ancora attualissimi) come le lasagne bastarde, la pattona, gli gnocchi mesci; le erbe per la preparazione delle squisite torta d'erbi, sottile sfoglia di pasta che racchiude un morbido impasto di erbi locali.

Il filo conduttore della semplicità che diventa arte si dimostra con i testaroli, pasta azzima preparata con acqua, sale e farina di frumento, ottima bollita e consumata con pesto gentile o seplice olio extra-vergine d’oliva e parmigiano grattugiato; i panigacci di Podenzana e le focaccette di Aulla. Dall'allevamento invece, si producono sapientemente gustosi salumi come spalla cotta, filetto, salame, e sapidi formaggi di pecora e di capra, le caciotte della Lunigiana, senza dimenticare l'agnello di zeri. Nella Lunigiana orientale poi, si distinguono soprattutto i pani, la Marocca di Casola (è Presidio Slow Food, è a base di farina di castagne e ottima da consumarsi con formaggi e salumi o con miele e sfiziose confetture di frutta), il pane di Po, Agnino, Signano, Vinca e Regnano, fatti con l’acqua pura delle montagne e ancora oggi cotti nel forno a legna, che creano un vero e proprio itinerario del gusto. La terra completa la sua opera con il fagiolo di Bigliolo, la cipolla di treschietto, le varietà delle mele rotella, l'olio e il miele D.O.P di acacia e di castagno.

Sul fronte massese e carrarese troviamo poi squisite varietà di formaggi tipici, dal caprino al pecorino delle Apuane fino alla ricotta massese, ricavata da un processo di lavorazione tradizionale che va dalla bollitura del siero di latte rimanente dopo la separazione della cagliata, alla sgocciolatura e al confezionamento con foglie di faggio.

Fra i salumi apuani: il biroldo, la fasciata o pancetta arrotolata, la mocetta carrarina, la mortadella delle Apuane, la pancetta apuana, la salsiccia di Montignoso e il prelibato lardo di Colonnata I.G.P., frutto di antica tradizione e secolare esperienza, considerato fino ad epoca recente il “companatico” povero dei cavatori e oggi ricercata prelibatezza sulle tavole internazionali più raffinate. Lo si può consumare tagliato fine con crostini di pane caldo o anche come base di cottura per insaporire pesce o carne.

Nell’ambito dei pani l’area apuana annovera diverse specialità, fra cui: la focaccia di nonno Pilade di Fossola , le “manine” di Carrara, la Marocca di Carrara (prodotto con farina di mais, farina di frumento, uva passa, pinoli, anice, zucchero, olio e lievito di birra) , il pane alle erbe, il pane marocco di Montignoso (a base di olive, spezie e farina di mais) e la farina di castagne di Antona.

Anche la tradizione dolciaria locale è ricca di prelibatezze: il ciorchiello (gustosa ciambella preparata all’antica maniera con farina, lievito di birra, uova, zucchero, burro, uva sultanina, semi di anice, pinoli e sale – tipica delle frazione montana di Casette), l’energetica Torta Cybea (a base di castagne, marroni glassati, miele, zucchero, scorza di arancia candita, uva passa, farina di frumento, sale e spezie) e la sfiziosa torta di riso, dolce al cucchiaio dalla consistenza vellutata preparato con uova, riso, latte e liquore.

I ristoranti della costa offrono, infine, un vasta scelta di piatti di mare a base di pesce fresco, mentre quelli dell’entroterra propongono i piatti tipici della tradizione come i sopracitati testaroli della Lunigiana, le torte d’erbi, i taglierini nei fagioli, il baccalà marinato e la torta di riso dolce, il tutto accompagnato dai pregiati vini della zona che esprimono ed esaltano tutta la ricchezza del territorio.



Nome Organizzazione:


Associazione Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana
Prodotto Tipico promosso: Vini: Candia dei Colli Apuani D.O.C., Colli di Luni D.O.C., I.G.T. Val di Magra e I.G.T .Toscana. Lardo di Colonnata .IG.P, Marocca di Casola, Miele D.O.P. della Lunigiana, pane marocco, pane di Agnino, pane di Po, pane di Vinca, pane di Regnano; varietà di salumi, formaggi caprini e di pecora, testaroli, panigacci, dolci, elisir di china, cioccolato….
Il suo prodotto è:DOP, IGP, DOC, IGT
Indirizzo:Sede legale dell’associazione c/o Provincia di Massa-Carrara (MS), Settore Agricoltura e Foreste
Sito web:www.stradadelvinoms.it
Recapiti telefonici e fax:Tel: 338.8853067; fax: 0585. 869016


0 commenti:

Posta un commento