martedì 20 settembre 2011

Aceto Balsamico di Modena IGP

Aceto Balsamico è da sempre sinonimo di cultura e storia di Modena.
Una esistenza legata alle particolari caratteristiche pedoclimatiche del territorio, ai saperi, alle conoscenze e alle competenze del fattore umano che hanno dato vita a un prodotto esclusivo. Le origini di questo prodotto così particolare vanno ricercate nelle tradizioni degli antichi Romani, anche se il termine “Balsamico” ha una etimologia “relativamente giovane” riconducibile a registri degli inventari ducali della Reggia Estense nel 1747, dove si parlava di un utilizzo terapeutico di questo prodotto.
I primi cenni di esistenza di un aceto ottenuto dal mosto (anziché dal vino) si riscontrano quindi in epoca romana (intorno all’anno zero) con gli autori Virgilio e Columella, il primo dei quali constatò l’attitudine del mosto concentrato (detto sapum) ad acetificare (‘solet acescere’) nell’area di sua provenienza, vale a dire le zone padane corrispondenti pressoché alle odierne province di Mantova, Modena e Reggio Emilia; e il secondo ne registrò le possibilità di utilizzo come condimento alimentare.
Nel Medioevo se ne trovano ulteriori tracce storiche, e in particolare in relazione alla storia raccontata dal frate Donizone nel suo ‘Vita Mathildis’, ove narra della trasferta in Italia di Enrico III nel 1046, con l’aneddoto della richiesta di ‘aceto che Voi fate specialissimo’ fatta dall’imperatore al reggente di Canossa, Bonifacio. Ma la storia recente dell'Aceto Balsamico di Modena inizia nel 1839 quando lo studioso Giorgio Gallesio in visita dal Conte Salimbeni di Nonantola rimase colpito dall'acetaia del nobile amico e qui si mise a studiarne per giorni le tecniche di produzione; i suoi appunti manoscritti costituiscono il più antico “disciplinare di produzione” dell’Aceto a Modena. Il debutto “in società” dell'Aceto Balsamico avviene a fine '800, quando fa la sua prima apparizione nelle più importanti manifestazioni espositive andando a suscitare l'interesse e la curiosità di un pubblico sempre più vasto sia a livello nazionale che internazionale.
Al fine di proteggere il prodotto, che nel frattempo si è affermato su scala mondiale, e di promuoverne lo sviluppo, nel 1993 nasce il Consorzio Aceto Balsamico di Modena su iniziativa di una decina di aziende produttrici del tipico aceto modenese. Da allora, il Consorzio ha saputo distinguersi come il principale attore nella tutela della denominazione, aggregando così numerose altre aziende del settore. Nel 1994 ha presentato la domanda di registrazione della denominazione ‘Aceto Balsamico di Modena’ come Indicazione Geografica Protetta (IGP), una procedura conclusasi solo nel luglio 2009.

Nome Organizzazione:Consorzio Aceto Balsamico di Modena
Prodotto Tipico promosso:Aceto Balsamico di Modena
Il suo prodotto è:IGP
Indirizzo:Viale Virgilio, 55 – 41123 Modena MO
Sito web:www.consorziobalsamico.it
Recapiti telefonici e fax:Tel. 059 208621 – Fax 059 208623

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